Puer Natus Est

concerto di Natale

giovedì 26 dicembre 2019 – ore 17.00

Abbazia di Santo Stefano

Piazza Santo Stefano, 9 – Due Carrare (PD)

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Per secoli, la musica ha fatto della Chiesa il punto di riferimento della propria storia: oltre alle composizioni musicali liturgiche si incontrano, nel vasto repertorio natalizio, temi e forme provenienti dai più vari ambiti che nel corso del tempo hanno assunto una tale caratterizzazione da rappresentare dei modelli a sé, come è il caso dei carols inglesi, dei noëls francesi e dei canti di questua italiani. Danze e processioni dei fedeli contraddistinguevano le celebrazioni liturgiche ma anche le feste popolari profane, accompagnate da musica e canti.
La nascita di Cristo, considerato nuovo sole della spiritualità, fonte di luce e di vita, resta una data magica, che celebra una nuova vita ricca di speranza e assicura all’uomo il necessario rigenerarsi di tutte le cose del mondo, come un fuoco che viene nuovamente ed eternamente alimentato dalla musica. Arcangelo Corelli fu uno dei più importanti compositori del periodo barocco e sviluppò in maniera notevole la forma musicale del Concerto Grosso. Durante la sua vita, tra le sue composizioni, troviamo infatti una raccolta di 12 concerti grossi: 8 da chiesa e 4 da camera. Tra gli otto concerti grossi da chiesa, uno in particolare è stato scritto per Natale. Si tratta del Concerto Grosso in Sol minore, op. VI n. 8 composto presumibilmente nel 1690 ed eseguito per la prima durante la Vigilia di Natale.
La presente intonazione del Salmo 111, Beatus vir, è una variante per coro e orchestra (con voci soliste) della famosa intonazione in “due cori” RV 597. La sua esistenza fu segnalata per la prima volta nel 1982 ma la scoperta della partitura completa è stata annunciata solo nel 1992 (giunta a noi sotto il nome di Baldassarre Galuppi).
Il Beatus vir RV 597 sembrerebbe trattarsi di un lavoro abbastanza tardivo (probabilmente intorno al 1739), ma le circostanze della sua composizione rimangono sconosciute. Si sono fatte diverse ipotesi relative alla sua genesi, ma sembra tuttavia chiaro che fosse destinato a una festività maggiore di una chiesa importante. La composizione riunisce in sé, in maniera affascinante, elementi tradizionali e innovatori. Vivaldi si rivela essere un compositore «completo» di musica sacra, la cui immaginazione risulta pienamente rispondente al potenziale espressivo del testo liturgico.
Completano il programma brani della tradizione natalizia europea per coro a cappella e con l’accompagnamento del pianoforte.

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E. Whitacre, Lux aurumque
J. Rutter, Angel’s Carol
M. Praetorius – M. Vulpius, Es ist ein Ros entsprungen
arr. C. H. Johnson, Lo how a rose / The Rose
M. A. Alcaraz, Aetas Carmen melodiae
M. Lauridsen, Sure on this shinning night

A. L. Vivaldi, Domine ad adjuvandum me festina RV 593
A. Corelli, Concerto Grosso Op VI n. 8 “Fatto per la Notte di Natale”
A. L. Vivaldi, Beatus vir RV 795

 

Coro ed Ensemble Srumentale Mortalisatis

Annamaria Dainese, Cinzia Locrati, soprani
Claudia De Pian, Alessandra Petrina, Sara Tommasini, alti
Marco Kerschbaumer, Luca Ranzato, Alessandra Scatola, Lavinia Soncini, violini
Filippo Bergo, Giovanna Gordini, viole
Martina Baratella, Giordano Pegoraro, violoncelli
Emanuela Guarise, violone
Oscar Meana, fagotto
Roberto Loreggian, organo

Thomas Valerio e Ignacio Vazzoler, direzione