L’AUTORE

Rihards Dubra è nato il 28 febbraio 1964 a Riga, in Lettonia. Ha studiato musica prima a Jurmala, quindi all’ Emils Darzinš College of Music. Nel 1989 si è diplomato in composizione al Conservatorio di Stato e nel 1996 ha conseguito un master presso l’Accademia lettone di Musica con Juris Karlsons. Durante i suoi studi, ha iniziato ad insegnare armonia e composizione presso la Scuola di Musica di Jurmala, dove lavora ancora oggi. E’ stato organista nella Chiesa di Riga “Nostra Signora della Sofferenza” e, a partire dal 1999, è organista titolare della “Maddalena di Santa Maria” di Riga.
Le sue composizioni più recenti sono strettamente riferite alla musica sacra ed hanno sempre a loro fondamento un contenuto spirituale.
Stilisticamente Rihards Dubra si riferisce al minimalismo musicale, ma la sua musica contiene sempre riferimenti al canto Gregoriano ed alla musica rinascimentale, creando allo stesso tempo, nella fusione dei mezzi, momenti che ricordano il romanticismo.
Le sue opere per coro e le sue composizioni vocali-strumentali sono eseguite a festival e concerti internazionali. Dubra ha ricevuto il Premio della Lettonia grande musica nel 2003 per il suo lavoro “Te Deum”, in scena al concerto di musica sacra del XXIII Festival della Musica Lettone.

 

IL BRANO

“O Crux, ave, spes unica!”: Ti salutiamo, o Croce, unica speranza!
Così si canta nel brano di Rihards Dubra che prende le parole dall’Inno “Vexilla Regis pròdeunt”, composto da Venanzio Fortunato nel 568 in onore della Reliquia che l’imperatore d’Oriente Giustiniano II donò al Monastero di Poitiers, eretto per celebrare la Santa Croce.
In modo suggestivo il paradosso della Croce di Cristo, uno strumento di sofferenza e di morte, si trasforma nell’unica speranza della vita! In Cristo infatti il mistero della Croce si illumina e la fede nel Crocifisso risorto diventa la chiave di lettura di quello strumento di morte che si rivela invece come un evento glorioso.

 


IL TESTO

O crux, ave, spes unica!
Hoc passionis tempore
auge piis iustitiam
reisque dona veniam.

Salve, o Croce, unica speranza!
In questo tempo di Passione
ai fedeli accresci la grazia
e ai peccatori concedi il perdono.

per conoscere il brano