L’AUTORE DELL’ARRANGIAMENTO

Craig Hella Johnson (n. 1962) è un  direttore di coro americano, compositore e  arrangiatore.
Originario del Minnesota, ha studiato pianoforte e cantato nel St. Olaf Choir al St. Olaf College, si laurea nel 1984. Ha continuato a studiare presso Juilliard, la University of Illinois a Urbana-Champaign e l’Università di Yal, dalla quale ha ricevuto la laurea in Arti musicali.
Ha fondato ed è il direttore artistico del gruppo Conspirare. E’ anche il direttore artistico del Festival Bach Victoria e nel 1998-1999 è stato il direttore artistico di Chanticleer, la seconda persona a ricoprire quel ruolo dopo il fondatore Luigi Botto.
Johnson ricopre attualmente il ruolo di Resident Artist in Musica Corale presso Texas State University e in precedenza é stato per otto anni direttore delle attività corali per l’ Università del Texas.
Nel 2015, assieme al Conspirare, ha vinto il Grammy Award per la migliore performance
corale con il loro album The Spirit sacra della Russia (Harmonia Mundi HMU 807.526).

 

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IL BRANO

Es ist ein’ Ros’ entsprungen (= È spuntata una rosa) è un tradizionale canto natalizio tedesco del XVI secolo (ma forse risalente a periodo precedente) la cui melodia è stata pubblicata per la prima volta nello Speierisches Gesangbuch, stampato a Colonia nel 1599. Al testo originario, che si componeva di due strofe, è stata aggiunta poi nel 1609 una popolare terza strofa (seconda del brano) ad opera di Michael Praetorius (1571-1621), che adattò anche la melodia e trasformò il significato del canto traslando la simbologia della rosa, prima riferita a Maria, alla figura di Gesù; il brano venne tradotto e adattato anche in inglese con il titolo di “Lo, How a Rose E’er Blooming” e in francese come “Dans une étable obscure” (= “In una stalla buia”).

Come scritto e cantato originariamente dai cattolici tedeschi, il canto si riferisce Maria, madre di Gesù. Autori cattolici che scrivono su questa melodia citano il versetto della Bibbia dal “Cantico dei Cantici” 2: 1 – “Sono una rosa di Sharon, un giglio della valle”, relazionandosi profeticamente a Maria.
In seguito, le versioni protestanti sono state scritte riconducendo la rosa alla persona di Gesù. Agli autori protestanti piace mettere in relazione la canzone alla profezia messianica in Isaia 11: “. Uscirà un germoglio dal tronco di Jesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici”; Jesse era il padre del re David. Nel contesto, questo verso implica che un re maggiore di David sarebbe venuto dalla stirpe di Jesse.

Il canto originale è in ogni caso una rielaborazione di una lauda mariana, risalente ad un epoca in cui una parte del pensiero cristiano andò a rivalutare la figura femminile (o quantomeno la sua visione mistica) sulla scia del culto della donna che si andava affermando nelle corti feudali, ispirato dal nuovo concetto di “amor cortese”, il potere mistico dell’amore.

Fu il teologo Bernardo di Chiaravalle (messo non a caso da Dante proprio in Paradiso, di fronte ai Beati) a battezzare la Madonna come ‘rosa mistica’,
In forma dunque di candida rosa Mi si mostrava la milizia santa Che nel suo sangue Cristo fece sposa. (Dante, Paradiso – canto XXXI 1-3)
I petali della rosa ruotano intorno al centro (e lo nascondono), così la rosa custodisce il segreto, la rosa è ventre spirituale della Salvezza (e rigenerazione).
Vergine Madre, figlia del tuo figlio, umile e alta più che creatura, termine fisso d’etterno consiglio Tu se’ colei che l’umana natura nobilitasti sì, che il tuo fattore non disdegnò di farsi fattura. Nel ventre tuo si riaccese l’amore per lo cui caldo ne l’etterna pace cos’ è germinato questo fiore. Qui se’ a noi meridïana face di caritate, e giuso, intra ’ mortali, se’ di speranza fontana vivace. (Dante, Paradiso – canto XXXIII).

 


 

IL TESTO

TESTO INGLESE
I
Lo, how a rose e’er blooming
From tender stem hath sprung!
Of Jesse’s lineage coming,
As men of old have sung.
It came, a flow’ret bright,
Amid the cold of winter
When half-spent was the night.
[ II
Isaiah ‘twas foretold it,
“This Rose I have in mind.
With Mary we behold it,
The Virgin Mother (so sweet and so) kind.”
To show God’s love aright,
She bore to men a Saviour,
When half-spent was the night.]
III
This rose whose fragrance tender
With sweetness fills the air
Dispels with nature’s splendor
The darkness everywhere
True love, so pure and good
From sin and death He saves us,
And lightens every load

TESTO ITALIANO
I
Ecco, come una rosa giammai fiorita
è spuntato dal tenero stelo!
Venuto dalla stirpe di Jesse,
come hanno cantato i saggi.
E’ venuto il fiore splendente,
tra il freddo dell’inverno
nel mezzo della notte.
[ II
Isaia lo aveva preannunciato,
“questa rosa vedo..
con Maria contempliamo
la Vergine Madre, così dolce e bella”.
Proprio per mostrare l’amore di Dio
ella partorì agli uomini il Salvatore
nel mezzo della notte.]
III
La rosa la cui tenera fragranza
riempie di soavità l’aria,
dissipa con glorioso splendore
l’oscurità ovunque sia;
Vero amore, così puro e giusto,
dal peccato e dalla morte Egli ci salvera’
e alleggerirà ogni peso.

TESTO DELL’ARRANGIAMENTO di Craig H. Johnson

Ecco, come una rosa giammai fiorita
è spuntato dal tenero stelo!

Alcuni dicono che l’amore è un fiume che annega la tenera canna;

Venuto dalla stirpe di Jesse,
come hanno cantato i saggi.

Alcuni dicono che l’amore è una lama che lascia sanguinare l’anima;

E’ venuto il fiore splendente,

Alcuni dicono che l’amore è un desiderio, un bisogno di dolore senza fine;

tra il freddo dell’inverno

Io dico che l’amore è un fiore, e Tu il suo unico seme.

nel mezzo della notte.

E’ il cuore che ha paura di apprendere che non imparerà mai a danzare;
E’ il  sogno che ha paura di disincantarsi che non coglierà mai l’opportunità;
E’ quello che non sarà preso che non riesco a dare;
E l’anima che ha paura di morire non impara mai a vivere.

La rosa la cui tenera fragranza
riempie di soavità l’aria,

Quando la notte è stata troppo solitaria e la strada è stata troppo lunga

dissipa con glorioso splendore
l’oscurità ovunque sia;

E pensi che l’amore è solo per il fortunato e il gagliardo;

vero Uomo e vero Dio,

Basta ricordare nell’inverno lontano sotto la neve dura

dal peccato e dalla morte Egli ci salvera’

Si trova il seme che, con l’amore del sole, in primavera diventa la rosa

e alleggerirà ogni peso.

 

per conoscere il brano