L’AUTORE

György Deák Bárdos é stato compositore, organista e insegnante ungherese. Nasce a Budapest nel 1905, frequenta dal 1923 la Reale Accademia Ungherese di Musica (ora Liszt Ferenc Music Academy) a Budapest, come già aveva fatto il suo fratello maggiore Lajos Bardos, e si laurea nel 1929. Studia organo con Aladar Zalánffy e  composizione con Albert Siklós.
Molte sono le sue opere di musica sacra, tra cui diverse messe, cantate e mottetti. Ha composto anche musica profana, scrivendo canzoni ispirate al folklore ungherese. Muore a Budapest il 14 agosto 1991.

IL BRANO

“Eli, Eli!” è stato composto da György Deák Bárdos nel 1933 per celebrare il 1900º anniversario della morte di Gesù Cristo. Fa parte di una serie di brani (Parasceve Suite), composti su testi dai Vangeli di Matteo e Giovanni. Nella fattispecie, questa composizione è basata sul testo di Matteo: 27, 46.
In “Eli! Eli!” Gesù si sente ormai solo nella sua Passione e invoca il Padre chiedendogli il perché di tutto ciò. Qui è l’Uomo che ci parla dalla Croce; la sua voce ci giunge dapprima strozzata (glissandi), poi sempre più flebile, quasi un sussurro. Alla fine tutto è compiuto: Consummatum est. Significativa la conclusione del brano: in Re maggiore, quasi a significare la funzione salvifica della morte di Cristo per tutta l’umanità.

 


IL TESTO

Et circa horam nonam

clamavit Jesus, voce magna dicens:

Eli, Eli, lamma Sabacthani!

Eli, Eli!

Verso l’ora nona,

Gesù gridò a gran voce dicendo:

Dio mio, Dio mio! Perché mi hai abbandonato?

Dio mio, Dio mio!

per conoscere il brano